venerdì 23 ottobre 2009

Cheremule : La danza dei capovolti

Anche oggi vi accompagnerò in luoghi lontani, inconsueti e sconosciuti: nella piana di Torralba, qui campeggia la Reggia nuragica di Santu Antine, più in la si aprono le grandi domus de janas di Sant'Andrea Priu, di cui vi parlerò più avanti.

Una tomba molto grande conosciuta come Moseddu o Branca in cattive condizioni perchè priva dello strato di roccia che faceva da soffitto rimane però ai lati dell ingresso il motivo di maggiore interesse : una serie di incisioni che rappresentano esseri umani intenti a una danza o a una preghiera comune; ne manca il motivo del ''capovolto'', presente anche in altre tombe e sulle statue-menhir di Laconi : la rappresentazione dell'individuo rivolto verso gli inferi perchè defunto.


La strada si perde attraverso i campi sui quali si aprono altre celle che portano a un altra tomba molto più grande : una cameretta di tre metri per tre battezzata tomba della cava perchè tutto intorno sono evidenti i segni dell asportazione dei blocchi di roccia, a sinistra della porta compaiono delle incisioni che rappresentano altrettanti individui, una trentina, intenti forse a un'inumazione. Secondo l'archeologo Roberto Caprara risalgono all'alto medioevo.

Questa è una zona molto fertile ricca di acqua e vegetazione che fa ipotizzare a un sistema per la spremitura dell'uva e la lavorazione del mosto che contemplava anche l'uso delle primitive domus de janas ingegnosamente adattate.

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