Villa Sant'Antonio è un piccolo villaggio dell'Alta Marmilla collocato al centro degli ampi spazi solitari che si stendono tra i comuni di Usellus, Asuni, Ruinas e Mogorella.
Sono scarse le notizie che si hanno riguardo allo stesso: una prima ipotesi riguarda l'origine legata al rinvenimento presso una sorgente, ai primi del Settecento, di una statua di Sant'Antonio Abate, da qui il primo nome: Sant'antonio de Funtana Coberta in seguito divenne per evitare omonimie, Sant'Antonio Ruinas.
Il territorio è un vero e proprio patrimonio archeologico, ricco di monumenti prenuragici e nuragici; ce ne rendiamo conto quando raggiungiamo il menhir di Cuccuru Tundu, uno dei più grandi dell'isola, misura infatti 5,75 metri.
Per raggiungerlo si scende in una piccola valle, quindi si risale in un percorso di siepi incolte, col fondo roccioso segnato dai solchi lasciati dai carri.
Il grande monolito compare all'improvviso di fronte, dopo una decina di minuti di cammino: è un'unico pezzo di tufo trachitico rossastro, in forma di un tronco di cono molto allungato privo della punta; a differenza di altri monumenti simili non ha sui fianchi segni di seni, coppelle o altri simboli, ma la superficie liscia testimonia una lavorazione accurata, eseguita qualcosa come 5000 anni fa.
Accurata anche la scelta del luogo, un colle non alto ma dominante su una vasta area : verso sud si scorge il paese in primo piano e in lontananza la lunga linea orizzontale della suggestiva giara di Gesturi, poi tutt'intorno una serie di colline basse e arrotondata con qualche ciuffo d'alberi e qua e la spuntoni di roccia.
In questa posizione la grande pietra doveva servire non soltanto a rappresentare una divinità per noi misteriosa ma anche segnare, così visibile ed evidente com'è sia il sentiero, che il villaggio di capanne, che silenziose e discrete si stendevano nelle vicinanze.