La strada che da Macomer si dirige al monte Sant Antonio, meta di passeggiate e luoghi di culto, conduce anche ad alcuni monumenti nuragici, i Betili chiamati Pedras Marmuradas di Tamuli.
Sparse in un piccolo prato pianeggiante le Pedras, tutte di forma arrotondata troncoconica, ricavate da massi dai basalto che caratterizzano la regione, sono alte intorno al metro; un gruppo di tre hanno forma regolare, mentre altre tre portano ciascuna due sporgenze come abbozzi di seni femminili.
Le prime sono rappresentazioni della divinità maschile e le seconde di quella femminile.
L'archeologo Giovanni Lilliu ha osservato come queste sculture simboliche, che si legano al culto delle pietre durato per secoli nell'isola, si trovano spesso vicino alle tombe megalitiche : perlopiù in basalto col colore nero del masso naturale si sono voluti sintonizzare alla tenebra del sepolcro.
Ci si può soffermare sul numero e il sesso di queste della campagna Macomerese : qui infatti l'ideologia Betilica si fa più manifesta, in quanto le manifestazioni sono state moltiplicate per rendere più vigorosa ed efficace la forza manica degli spiriti che vi si credevano contenuti.
Questi monumenti sono sempre in numero dispari, si pensa per una valenza scaramantica, mentre la compresenza dell'elemento maschile e femminile uniti potrebbe pregare una maggior forza nel recuperare dalla morte a nuova vita i defunti sepolti nelle grandi Arche Megalitiche.
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