Copisce il colore caldo della pietra, consunta qua e la dalle intemperie, dal giallo dorato al grigio verde. In alto un cornicione orizzontale, al di sopra del quale si levano elementi che fanno pensare a merlature a pettine, di matrice aragonese.
Il portale, è d'ispirazione vagamente islamica nei bordi e nell'arco superiore. Fu nel Seicento che due muratori o ( picapedres ) eressero la prima struttura, a croce latina, con copertura sostenuta da capriate in legno; in seguito furono costruite nuove cappelle e il tetto fu sostituito con volte a botte.
Negli anni che seguirono, vennero raccolti all'interno numerosi oggetti di pregio. Acquistato nel 1728, sono stati restaurati qualche anno fa, il tabernacolo in legno dorato, opera di un pittore cagliaritano del Seicento; il crocifisso in legno scolpito, restaurato da Angel Puxeddo nel 1634 e il crocifisso in argento e oro in stile gotico-aragonese.
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