Rispetto alla concentrazione di attività economiche e di abitanti che unisce Sant'Antioco a Carbonia e Iglesias, con qualche miniera ancora aperta e le industrie di Portovesme, il piccolo centro di Tratalias se ne sta in disparte con le sue strade silenziose.
Il periodo di maggior grandezza, questo piccolo paese l'ha avuto nel Medioevo quando la gente cercava lontano dal mare riparo dalle ripetute incursioni arabe. Col progressivo abbandono dell'antico centro di Sant'Antioco, iniziò ad ospitare la sede di quella diocesi; fu cosi che nel 1213, iniziarono i lavori per la costruzione di una cattedrale, che venne dedicata a Santa Maria.
Il monumento è ancora oggi ben conservato, grazie ai restauri della prima metà del secolo scorso, sorprende per le sue dimensioni e la sua bellezza anche il viaggiatore che lo sta cercando. Tutto in pietra trachitica dalle calde tonalità, si stende lungo la strada mostrando la lunga fiancata tagliata da lesene e conclusa verso l'alto con un duplice ordine di archetti.
Nella facciata la verticalità del portale, munito di lunetta e delimitato da lesene, si accorda con i bordi orizzontali che dividono la parte bassa da quella alta, mentre elementi di movimento vengono da due incavi a forma di losanga, da uno splendido rosone con l'apertura dentellata e da una scala in pietra, sporgente dal timpano.
Due leoni scolpiti nell'architrave dell'ingresso aperto sul fianco sinistro ricordano le due più grandi e famose statue di Sant'Antioco. L'interno è a tre navate. L'antica cattedrale viene aperta tutti i giorni per consentire il culto e la visita.
Nessun commento:
Posta un commento