martedì 6 novembre 2012


MUSEO CIVICO DI CABRAS E AREA ARCHEOLOGICA DI THARROS

Dove si trova?

Museo - Via Tharros,  121 - 09072 - Tel. 0783.290636
Area Archeologica di Tharros c/o San Giovanni di Sinis - tel. 0783.370019

Orari

Periodo estivodalle 9.00alle 13.00
 dalle 16.00alle 20.00
 
Periodo invernaledalle 9.00alle 13.00
dalle 15.00alle 19.00

Il museo è gestito dalla Cooperativa Penisola del Sinis.

Il Museo

Il Museo, inaugurato il 28 dicembre 1997, è situato sul bordo dello Stagno di Cabras, alla periferia dell'abitato. Nelle sale del Museo è in esposizione un'ampia raccolta di materiali archeologici provenienti principalmente dagli scavi effettuati nel sito di Cuccuru Is Arrius, negli anni 1978-80, ed a Tharros, dagli anni '50 in poi. I materiali della sezione dedicata a Cuccuru Is Arrius documentano una sequenza insediamentale che dal Neolitico Medio giunge fino al periodo romano.

Della necropoli ipogeica di cultura Bonu Ighinu (Neolitico Medio) sono esposti materiali di corredo, tra cui diversi idoletti femminili di tipo volumetrico, ceramiche, elementi di collana, punte di zagaglia in osso e microliti geometrici in ossidiana. All'interno della stessa sezione ampio spazio è dedicato alle ceramiche e agli strumenti litici provenienti dai villaggi di cultura San Ciriaco (Neolitico Medio Superiore), San Michele di Ozieri (Neolitico Superiore) e sub-Ozieri (Eneolitico). Caratteristici della fase culturale Ozieri sono alcuni idoletti femminili e uno maschile in terracotta e in marmo. Dall'area del tempio a pozzo nuragico, riutilizzato in età romano-repubblicana come sede di un culto agrario, provengono delle statuine fittili femminili panneggiate e vari altri ex-voto. Completano la documentazione sull'insediamento i materiali di corredo della necropoli romano-imperiale (I-III sec. d.C.).

La sezione riservata a Tharros propone un quadro delle indagini archeologiche condotte nel sito dal secolo scorso in poi. Buona parte dell'esposizione è dedicata al tipico santuario fenicio-punico, il tophet, con un'ampia documentazione grafica e fotografica che ripercorre la storia dello scavo e ne illustra i caratteri. Le numerose urne fittili, in alcuni casi con ricca decorazione dipinta, e le relative coperture, offrono un'ampia esemplificazione della ceramica tipica del santuario tharrense. Le stele in arenaria, esposte nella sala centrale del Museo, ben rappresentano questa categoria artigianale con esemplari che sono tra i più caratteristici e noti di Tharros. Alcuni piccoli oggetti rinvenuti all'interno delle urne assieme ai resti incinerati dei fanciulli e degli animali, quali amuleti e altri elementi d'ornamento, ampliano la documentazione sul tophet.

Uno spazio non secondario è dedicato ai risultati delle più recenti campagne di scavo condotte nel vicino quartiere artigianale. Oltre ai materiali ceramici, ai frammenti di terrecotte e di vasetti in pasta vitrea, di particolare interesse sono le scorie di ferro, i boccolari, i frammenti delle pareti delle fornaci che testimoniano l'intensa attività metallurgica svoltasi in età punica nell'area. Alcuni pannelli didascalici mostrano i risultati delle indagini archeometriche condotte di recente su questi ultimi materiali. La città di Tharros romana e paleo-cristiana, illustrata in due grandi pannelli, è rappresentata essenzialmente da materiali ceramici e lapidei, tra cui alcune teste e frammenti architettonici in marmo, recuperati con gli scavi degli anni '50. Da segnalare poi un miliario in arenaria rinvenuto più recentemente nelle campagne di Cabras.

Una sezione del Museo è dedicata alle specie botaniche più caratteristiche dell'ambiente del Sinis, di cui viene data ampia documentazione descrittiva e fotografica.

Nell'atrio del Museo, infine, trovano spazio delle mostre temporanee dedicate agli aspetti archeologici e storici del territorio.

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