La basilica venne eretta nel luogo dove si estendeva la necropoli paleocristiana del colle di Bonaria, sulla tomba del martire cagliaritano Saturnino, nominato nel più antico documento in lingua sardo-campidanese, scritto in caratteri greci entro la metà del 1089. La chiesa viene citata per la prima volta nella Vita di Fulgenzio vescovo di Ruspe in Africa, scritta nel 533-534 dal diacono Ferrando. Fulgenzio fu esiliato in Sardegna, assieme ad altri vescovi, dal re vandalo Trasamondo; si fermò a Cagliari dal al 515 e poi dal 519 fino al suo rientro in patria nel 523. Fondò il nuovo monastero che fu un attivo centro di cultura. Nello scriptorium venne redatto il manoscritto cosidetto di Sant'Ilario basilicano databile al 507-510, oggi conservato alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Sulla originaria forma della chiesa esistono diverse opinioni tra gli studiosi; la più seguita ritiene che verso la metà del V secolo d.C venisse costruite a forma di croce, con bracci mononavati, sul modello del santuario di San Babila ad Antiochia (379 d.C). Il corpo centrale quadrato posto all'incrocio della navata col transetto, costituito da quattro massicci pilastri con colonne in marmo rosso, era coperto da cupola, la navata est terminava con abside quadrata. Dell'edificio rimane la parte centrale e il braccio est.lunedì 25 gennaio 2010
San Saturnino di Calaris V-VI sec. d.C 1089-1119 Giudicato di Cagliari, Cagliari (CA)
La basilica venne eretta nel luogo dove si estendeva la necropoli paleocristiana del colle di Bonaria, sulla tomba del martire cagliaritano Saturnino, nominato nel più antico documento in lingua sardo-campidanese, scritto in caratteri greci entro la metà del 1089. La chiesa viene citata per la prima volta nella Vita di Fulgenzio vescovo di Ruspe in Africa, scritta nel 533-534 dal diacono Ferrando. Fulgenzio fu esiliato in Sardegna, assieme ad altri vescovi, dal re vandalo Trasamondo; si fermò a Cagliari dal al 515 e poi dal 519 fino al suo rientro in patria nel 523. Fondò il nuovo monastero che fu un attivo centro di cultura. Nello scriptorium venne redatto il manoscritto cosidetto di Sant'Ilario basilicano databile al 507-510, oggi conservato alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Sulla originaria forma della chiesa esistono diverse opinioni tra gli studiosi; la più seguita ritiene che verso la metà del V secolo d.C venisse costruite a forma di croce, con bracci mononavati, sul modello del santuario di San Babila ad Antiochia (379 d.C). Il corpo centrale quadrato posto all'incrocio della navata col transetto, costituito da quattro massicci pilastri con colonne in marmo rosso, era coperto da cupola, la navata est terminava con abside quadrata. Dell'edificio rimane la parte centrale e il braccio est.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
grazie per avermi aiutato a capire tante cose.....
RispondiEliminagrazie per avermi aiutato a capire tante cose!
RispondiElimina