lunedì 23 novembre 2009

Tra sacro e profano

Un tempo l'isoletta della "Sella del Diavolo" che si trova nel golfo di Cagliari, non esisteva ancora. C'era solo una bellissima spiaggia di dune, ed un mare meraviglioso. Avvenne che l'esercito dei confratelli dei Diavoli guidati da Zuri, uno de Sosfrades, decidesse di vendicarsi di Eusuprimusonendi, distruggendo la terra che aveva dato ad Issu e alla sua compagna Issa per l'esilio.


Questi demoni si stabilirono in quel bellissimo golfo da dove cominciarono a soggiogare i figli degli uomini. In poco tempo una cappa di mestizie cadde fra le popolazioni della terra. Ma Gabrieli, l'arcangelo Gabriele, visto ciò che stava accadendo alle creature di Eu, decise che sarebbe sceso a combattere le orde del male.

Così radunò un potente esercito di Angeli e cominciò una battaglia che infiammò i cieli e la terra dell'isola a forma di sandalo. Fu una battaglia epica, cavalli e cavalieri si sfidarono nei cieli illuminando la notte. Ad un certo punto Zuri si ritrovò addosso a Gabrieli. Fu una sfida che lasciò senza fiato ogni creatura. Erano due frades, due fratelli, avevano cantato insieme il canto a concordu e Zuri che era stato il solista ne era stato cacciato. Ed ora i due si sfidavano.

Le loro spade scintillarono, i loro cavalli nitrirono selvaggi...poi avenne che Zuri, il vanitoso, si specchiò nella lama scintillante di Gabrieli e si trovò bello. Quell'attimo però, gli fu fatale, perchè fu colpito senza pietà.

Cadde Zuri disarcionato dal suo cavallo, che perse la sua sella precipitata in mare. Le orde di Zuri furono sconfitte e Zuri non tornò mai più nella terra a forma di sandalo, dichiarata divina dall'angelo. Quella sella fu consegnata agli uomini dell'isola come simbolo della vittoria dei guerrieri di Eu su quelli di Zuri, ed è ancora lì a simboleggiare la grande vittoria del bene sul male.

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