sabato 21 novembre 2009

Mater Mediterranea

Ora vorrei invitarvi a visitare il museo archeologico nazionale di Cagliari, tra i più importanti dell'isola. Dal 1993 è situato nella cittadella dei musei, in piazza arsenale, qui infatti sono conservati reperti che vanno dalla preistoria al primo medioevo, passando per la tarda epoca romana.


Possiede un'importante sezione riservata al neolitico medio. Oggi vi parlerò della più bella dea madre che sia mai stata ritrovata in sardegna : quella di Senorbì, un piccolo idolo del periodo prenuragico che rappresenta la più importante divinità femminile. 


Detta anche mater mediterranea, in quanto venerata da altri popoli che si affacciano sulle coste di questo mare da sempre trafficato, fu portata alla luce, dall'aratro di un contadino, tra le terre di Selegas e Senorbì.

Nascosta da un grosso masso di arenaria, era nascosta a circa un metro di profondità. Fu abbandonata su un muretto a secco che circondava la casa e il cortile del contadino, fu Massimo Coraddu, medico del paese che passando da quelle parti notò l'oggetto, e capendone il valore se lo fece consegnare.

Venne dato in mano ad esperti in materia di archeologia, i quali lo catalogarono come uno dei pezzi di maggior pregio archeologico tra quelli di area mediterranea. Quella di Senorbì, con i suoi quarantaquattro centimetri di lunghezza e i diciotto di larghezza, è la dea madre di dimensioni maggiori e meglio rifinita tra tutte quelle che sono state ritrovate fino ad oggi.

Figura femminile stilizzata, completamente nuda e dai grossi seni, si considera parte di una collezione di analoghe statuette di marmo rinvenute in area mediterranea e prodotte , si pensa, tra il terzo e il secondo secolo avanti Cristo.

Originaria delle isole Cicladi, che con il loro centro dell'isola di Creta rappresentavano una delle civiltà più sviluppate del Mediterraneo protostorico. La Dea Madre di Senorbì è la testimonianza tangibile dei rapporti che la Sardegna intratteneva, già dall'epoca, con altri popoli della zona.

Accantonando le questioni storiche, la mater Mediterranea di Senorbì è davvero incantevole a vedersi; come è giusto che appaia una madre.

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